La critica di Cassano alla velocità rifiuta ogni nostalgia e si concentra sul dogma che accosta indissolubilmente accelerazione e progresso. Cosa suggerisce questa prospettiva se applicata all’analisi dei flussi informativi nelle reti dell’ecosistema digitale? La risposta a questa domanda parte dalla ricostruzione dei limiti emersi nel dibattito sull’intermediazione informativa algoritmica e dall’analisi degli antidoti proposti. Il variegato intreccio di valori e pratiche chiamato slow journalism emerge come reazione professionale del giornalismo alla crisi di attendibilità che lo attanaglia attraverso l’appropriazione degli input di sostenibilità resi popolari dal movimento slow nel campo del cibo o della mobilità. Il seminario indagando le modalità di scrittura, la relazione con il pubblico ed i modelli innovativi di informazione, mette al centro la lezione di Cassano ovvero mettere in relazione la critica alla velocità dell’informazione digitale con il tema più largo della sua valenza civica.